Sapete che anche dalle castagne può nascere un latte vegetale?
Ricetta e foto di Maria Grazia
dell’Agriturismo Le Mulattiere di Oncino.
Una notte avevo messo le castagne a reidratare, con l’idea di lessarle il giorno dopo. Poi ho iniziato a mangiarmene alcune così, reidratate: buonissime! Allora mi è balenata l’idea della sperimentazione.
Ho provato, e il risultato è stato molto particolare, anzi direi sorprendente: quando scaldi il latte, diventa una crema, in più è davvero iper-nutriente. Anzi il guaio (si fa per dire) è stato volerlo a tutti i costi testare appena preparato, cioè dopo il pranzo: l’ho riscaldato, mescolato a polvere di cioccolato e… ottimo direi! Anche se è preferibile mangiarlo da solo, e non dopo aver pranzato!
Comunque ecco la ricetta, facile facile:
Mettere a bagno 2 o 3 manciate di castagne bianche (quelle locali secce e pelate) per una notte, al mattino mondarle ancora un po’ e controllare che siano sane; metterle nel frullatore un po’ alla volta con mezzo bicchiere di acqua, ripetere più e più volte l’operazione fino a tritare la polpa sempre più fina e lavandone via il latte ogni volta che si aggiunge nuova acqua dopo aver filtrato la frullata precedente (saranno circa 3 parti di castagne su 10 di acqua). Tutto qui.
A riposo la parte solida si separa da quella liquida, ma la cosa sorprendente avviene quando mescoli il tutto e scaldi: praticamente diventa un latte vellutato o una crema liquidissima. Quindi a mio avviso è molto indicata per le colazioni dolci con polvere di cacao, frutta secca ecc.; ma anche, immagino, per preparare zuppe salate.
Il trito di castagne che rimane dopo la filtratura (okara) può essere usato nel ripieno di torte salate, o nelle zuppe.