Cosa sono i wwoof
Grazie alla mia amica Mariagrazia dell’Agriturismo di Oncino, ho assistito a una riunione del wwoof Italia, immersa in una realtà che esiste da tempo ma che mi era completamente sconosciuta.
“Condividere la quotidianità rurale alla ricerca di stili di vita in armonia con la natura”
cita la locandina, ed è anche la frase che spicca sul sito ufficiale. Mi incuriosisce. Ma cosa vuol dire?
Mi documento
Wwoof, World wide opportunities on organic farm, è un’organizzazione di aziende agricole, masserie e fattorie biologiche che offrono ospitalità a chi vuole condividere il lavoro che vi si svolge.
Wwoof è un movimento mondiale senza scopo di lucro sorto nel Regno Unito negli Anni 70 da un’idea della londinese Sue Coppard che, stanca della frenetica vita di città, per fuggire lo stress si recava ogni weekend nelle vicine campagne ad aiutare gli agricoltori.
Di lì l’idea di proporre un curioso e originale tipo di mutua relazione fra cittadini: soggiorni in fattorie biologiche in cambio di aiuto.
E ancor oggi, a distanza di decenni, lo scopo del Wwoof è sostenere, divulgare e condividere la quotidianità in campagna (modi, ritmi, consuetudini, saperi) secondo i principi dell’agricoltura biologica.
E’ questo il woofing: una vacanza rurale che consiste in offerta di ospitalità gratuita in cambio di aiuto nei campi.
Fare woofing in Italia
In Italia quest’idea diventa associazione nel 1999, mettendo in rete grandi e piccole attività agricole disseminate sul territorio, che si costituiscono in centri educativi in cui le relazioni locali fanno riferimento a una quarantina di volontari tra consiglieri e coordinatori.
Ad essi il compito di organizzare e gestire questa specie di baratto fra disponibilità e buone intenzioni: chi aderisce a questa esperienza di vita fornirà il proprio lavoro (imparando e mettendo in pratica) in cambio di un’ospitalità fatta di accoglienza (vitto e alloggio) e offerta di competenza.
Ciò che verrà privilegiato sarà la qualità di questo rapporto al di là delle diverse situazioni ambientali e delle opzioni fra le varie realtà rurali, come si precisa nel sito:
“Viaggiare e ospitare con Wwoof significa incontrare persone di orientamento, genere e contesto culturale diverso, ciascuno con le proprie esperienze e bisogni da mettere in gioco. Facciamo tesoro di questi saperi ascoltando gli altri, collaborando con curiosità e spirito di condivisione”.
Vivere l’agricoltura naturale
Quindi sarà possibile cercare sul sito wwoof tra i tanti soci host e scegliere di fare una vacanza-lavoro tra le vigne siciliane o tra gli ulivi toscani, oppure raccogliere verdure sui pendii montani del Piemonte o raccogliere zafferano in Molise; si potrà decidere, tra tantissimi woofer, di imparare a organizzare un orto sinergico o semplicemente di coltivare condividendo la fatica per mettere in pratica e diffondere i principi dell’agricoltura naturale, dell’agricoltura sinergica scambiando saperi e, perché no, anche i semi che permetteranno in seguito di iniziare un orto naturale sul proprio balcone.
Scoprire nuove realtà non solo in Italia
Questo modo reciproco di viaggiare e ospitare permetterà di incontrare persone in diversi contesti culturali, anche all’estero dove ormai questo incrocio di viaggio-scambio è conosciuto e praticato da tanti woofers, ognuno disposto a portare le proprie esperienze e ad accogliere nuove conoscenze. Si farà così tesoro di questi saperi vecchi e nuovi ascoltando gli altri, collaborando con loro con curiosità e spirito di condivisione.
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Per contattare le associazioni nel mondo: www.wwoof.net
Per contattare le fattorie dei paesi che non hanno un’associazione nazionale: wwoofindependences.org
WWOOF Italia
via Casavecchia 109
57022 Castagneto Carducci (Livorno)
www.wwoof.it
info@wwoof.it
L’iscrizione a wwoof italia permette di fare wwoofing solo in Italia.