La farina di mais (o granturco) è prodotta per macinazione dei chicchi di questo diffusissimo cereale, naturalmente del tutto privo di glutine. Nella cucina italiana è l’ingrediente principale della polenta, piatto “povero” per eccellenza diffuso e tuttora molto popolare nelle nostre regioni settentrionali, ma si può usare in tantissime altre preparazioni salate e dolci: come nella nostra ricetta dei Biscotti con farina di mais.
I chicchi, ancora sulla spiga, vengono consumati lessati o alla griglia, e quelli di alcune varietà vengono usati per produrre i croccanti pop-corn.
Il mais rappresenta una delle principali produzioni agricole del nostro Paese. La maggior parte è destinata all’uso zootecnico (82%), solo una ridotta percentuale è utilizzata per altri impieghi (18%), tra cui l’alimentazione umana.
Le varietà della farina di mais sono tantissime: bramata dalla consistenza granulosa; fioretto di grana media, per polenta, tacos, crocchette e crespelle; fumetto, grana finissima, per pastelle e dolci; farina di mais bianco, dal gusto più neutro e delicato, ingrediente base delle arepas venezuelane; farina di mais tostato, ha un aroma più deciso e assorbe meno olio delle altre.
La cultura che sta alla base delle coltivazioni e dei trattamenti del granturco fa sì che alcuni produttori selezionino anche per il mercato del “senza glutine” varietà di mais pregiato, dalle caratteristiche peculiari e specifiche, come ad esempio quello per polenta di mais ottofile che usiamo nella ricetta.
Polenta di Mais ottofile macinata a pietra
Questa particolare varietà di mais viene coltivata all’interno della Tenuta La Pergola di Cisterna d’Asti. A differenza delle varietà attualmente più diffuse che producono per ogni pianta 2-3 pannocchie, ognuna con 18-20 file di chicchi, il mais ottofile dà una sola pannocchia per pianta, formata da otto file di chicchi: da qui il suo nome.
Il chicco si presenta cuoriforme, piatto, di colore giallo arancione intenso. Il suo sapore rende la polenta di mais Otto File decisamente dolce e amabile rispetto alle altre.
L’Otto File viene anche chiamato “mais del Re” perché da numerose fonti storiche si ha notizia che il primo a farlo coltivare fu Vittorio Emanuele II, re d’Italia, nella sua tenuta di caccia di Pollenzo in provicia di Cuneo. Il mais ottofile non ha subito alcun tipo di modificazione genetica; è coltivato con metodi del tutto naturali, senza trattamenti aggiunti, e viene macinato a pietra naturale per ottenere una farina integrale che trattiene e conserva inalterati il sapore, il profumo e la genuinità.
Biscotti con farina di mais otto file
- 200 g farina di mais ottofile
- 200 g farina 00
- 200 g margarina
- 150 g zucchero di canna
- 2 cucchiai di maizena
- 1 bicchiere di latte di soia
- 1 pizzico di sale
- 1 bustina di lievito per dolci
- Scorza di limone grattugiata o qualche goccia di estratto di limone
Mescolare tutti gli ingredienti secchi setacciandoli, aggiungere i liquidi mescolando con cura.
Per disporre su una teglia il preparato secondo il formato preferito noi consigliamo una sac-à-poche, in assenza potete aiutarvi con un cucchiaio, un cucchiaio=un biscotto.
In forno ventilato a 180° per 10-15 minuti, fino a lieve doratura.
Ottimi anche il giorno dopo; si mantengono per 5-7 giorni conservati in barattoli ermetici.
Credits: la foto delle pannocchie è di Coernl pixabay.com; la foto delle pannocchie di copertina è di DorisDorfmeister pixabay.com. Le altre foto sono dell'autrice