E’ il vino bianco più rinomato della Borgogna, conosciuto e apprezzato in ogni parte del mondo.
Proviene da una piccola regione situata a circa centottanta chilometri da Parigi in direzione sud-est; la sua coltivazione è limitata a una superficie di un migliaio di ettari sulle colline che circondano la cittadina omonima.
E’ ottenuto da vitigni chardonnay, ma la composizione particolare dei terreni di questa regione, con forte presenza di calcare e gesso, e il clima fresco conferiscono a questo vino sapori meno fruttati e più aciduli, sintetizzati nel celebre sentore chiamato “di pietra focaia” o “di acciaio”.
Elegante e austero, è più secco degli altri bianchi della regione, dunque la sua delicatezza non va accostata a piatti troppo robusti tali da mascherare i suoi sottili aromi.
L’inizio della produzione di questo vino si può far risalire all’iniziativa di monaci, in particolare dell’ordine cistercense, che impiantarono il vitigno chardonnay nella zona intorno a Chablis. Nel corso del tempo giovarono alla sua notorietà, reperibilità e commercializzazione le numerose vie d’acqua costituite dai fiumi e dai canali che li collegavano: ciò permise e facilitò il trasporto fino a Parigi, e più tardi alla vicina Inghilterra. Il Quattrocento fu il periodo d’oro, cui seguirono le alterne vicende conseguenti alle fasi storiche più o meno favorevoli. In tempi più recenti la crisi raggiunge il suo acme intorno alla metà degli anni 50, da cui però la rinnovata cura dei vigneti e il rilancio della produzione presero definitivo impulso.
Il classificazione in base alla qualità dello Chablis vede al vertice i “Grand cru” di altissimo pregio e altrettanto alto costo, prodotti solo in sette vigneti (descritti in etichetta) di una particolare collina esposta a sud; se di buona annata, possono conservare le proprie caratteristiche organolettiche anche dopo dieci anni. Seguono i “Premier cru” con undici denominazioni, di qualità eccellente ma di costo più contenuto; raggiungono la piena maturità fra i due e i cinque anni. Viene poi lo Chablis, decisamente più economico, prodotto nella ventina di villaggi della zona. All’ultimo gradino della scala si trova il Petit Chablis che proviene dai vigneti di meno favorevole esposizione, un vino più leggero che va bevuto giovane.