Il cantuccio classico (conosciuto anche come cantuccino o biscotto di Prato o biscotto Etrusco) è un dolce di tipica tradizione toscana: biscotto secco a base di mandorle, ottimo da intingere nel vin santo. Le sue origini risalgono al XVI secolo, il nome sembra derivare da “canto”, che a sua volta deriva da “cantellus” con cui in latino si indicava la fetta di pane, da cui la forma del dolce.
Compare nel dizionario dell’Accademia della Crusca di fine seicento. Di lì in poi si susseguono varie ricette con altrettanti nomi: erano prodotti a Pisa, a Prato, ma erano chiamati anche biscotti alla genovese. La consacrazione internazionale di questo vanto dolciario si ha durante l’esposizione universale di Parigi del 1867.
Vi proponiamo qui una atipica preparazione con cioccolato, ricetta offerta dalla nostra amica Lidia Fol.
Cantucci al ciocco e frutta secca
- 130 g farina
- 50 g zucchero di canna
- 20 g cioccolato amaro
- 8 g di lievito
- 2 cucchiai di granella di mandorle o noci o nocciole o farina di frutta secca
- uva sultanina e bacche di goji qb
- 70 ml di acqua
- 50 ml di olio di semi
In una ciotola capiente mescolare prima gli ingredienti secchi e poi aggiungere quelli liquidi, amalgamare bene, unire la frutta secca e a guscio. Risulterà un impasto abbastanza morbido, modellare dei salsicciotti e appiattirli, mettere in una placca da forno e infornare a 180°C in forno ventilato per 20 minuti.
Sfornare, far raffreddare un po’ e tagliare a forma di cantucci.
I biscotti rimangono friabili per cui non c’è bisogno di ripassarli nel forno dopo averli tagliati.
Gustare con vin santo o anche tiepidi con tazza di cioccolata calda.